Superbonus 110: in arrivo la proroga al 2023

Fonte: Money

Nella bozza diffusa dal Ministero dell’Economia della NADEF (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza), approvata dopo il Consiglio dei ministri del 29 settembre 2021, è presente il riferimento alla proroga del superbonus 110% fino al 2023 nella prossima Legge di Bilancio.

In realtà, nel documento non c’è un riferimento esplicito al superbonus 110%, ma si parla di “efficientamento energetico degli edifici”, ma appare abbastanza chiaro che l’intenzione è quella di prorogare il 110%.

Si tratta di una notizia attesa non solo i cittadini, che possono continuare a effettuare i lavori di riqualificazione energetica (con conseguente risparmio) e di riduzione del rischio sismico, ma anche dei professionisti e delle aziende che si occupano degli interventi.

Con le novità entrate a regime grazie al decreto Semplificazioni, infatti, è cambiato tutto l’apparato burocratico, ma c’è bisogno di più tempo per ottimizzare tutto il meccanismo.

Nel frattempo, oltre 50 aziende su tutto il territorio nazionale, hanno scritto una lettera al presidente Mario Draghi chiedendo di rendere strutturale il Superbonus 110%. Secondo Solarplay, Nanotecna Italia e QFort, aziende capofila dell’iniziativa:

“i dati non ammettono dubbi: il Superbonus 110% ha riacceso i motori all’edilizia italiana. Si calcola che la misura avrà un impatto di 6 miliardi di euro di ricadute dirette sul settore, che diventano 21 miliardi sull’economia nel suo complesso. L’efficienza energetica conviene sia ai cittadini che alle casse dello Stato, anche grazie al maggiore gettito provocato dagli investimenti nel settore.”

In merito Angelo Grimaldi, Presidente Unaco, dichiara: “Apprendiamo con molto piacere che anche 50 importanti aziende italiane siano in linea con le posizioni espresse da Unaco già nel novembre 2020. La nostra associazione sostiene che la misura strutturale sia in gran parte autoliquidante e quindi ad impatto minimo sulle casse dello Stato e anzi, consenta al settore edile che nel passato ha rappresentato l’orgoglio del nostro paese nel mondo, di riprendersi tornando ad essere uno dei maggiori settori economici in Italia.”